Perché siamo disconnessi dalla realtà?

Quanti di voi percepiscono la realtà? E per realtà intendo il riuscire a vivere il momento, il presente, il qui e ora. Tutto sembra correre, non si trova il tempo per fare, agire, pensare. Eppure in questo mondo così frenetico, sembra davvero semplice perdersi, come fosse la normalità. Perdiamo noi stessi per gran parte della giornata, e così ogni giorno, ogni ora. Ci avete mai pensato?

Molti miei allievi dicono spesso che il loro modo di affrontare la giornata è simile ad una sfida. Che sia giusto o sbagliato le sfide a volte si perdono, ed ecco che inizia ad attivarsi nella mente un moto di pensiero inconscio e meccanico, che all'apparenza non sembra essere dannoso.

Approcciare il vivere quotidiano ad un percorso di #meditazione potrebbe essere una dolce soluzione. Mi verrebbe da consigliare di non mettere la meditazione tra le cose che farete un giorno qualsiasi, magari quando avrete più tempo, perché sappiate che non sarà così. Provate ad affiancare alla vostra routine quotidiana, un percorso guidato da persone competenti (che non vi propinino il santone di turno, o la setta da cui poi non ne riuscite più ad uscire) creando quindi la vostra abitudine positiva.

E solo così arriverete alla comprensione che meditare serve proprio a tutti.

Vorrei però precisare che, meditazione non significa assolutamente stare immobili in una posizione (#asana) comandata, cantare "om" e unire le mani in preghiera davanti al petto, no. Certo però, tutto questo rientra nel contesto, ma la meditazione ha a che fare con se stessi, diventando un mondo in cui a nessuno sarà permesso entrarvi.

Attraverso una pratica costante, sarà possibile "osservare" i pensieri che viaggiano nella mente, e lentamente vederli svanire oltre i confini della razionalità.

Si arriverà alla comprensione profonda che percezioni, emozioni e pensieri anche quelli negativi, sono transitori.

Tutto passa.

Namastè

Shamy' Kater

Ph. Lola