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Non è mai troppo tardi per iniziare a danzare!

  • Immagine del redattore: Shamykater
    Shamykater
  • 9 lug 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 10 mar 2020

Oggi vi scriveremo le nostre esperienze, dal punto di vista di un'insegnante di danza orientale (Shamy' Kater) e la sua allieva & amica (Lola).

Quante volte avete sentito il desiderio/bisogno di dedicare del tempo per voi?

Durante il mio percorso da insegnante , ho incontrato donne che temevano di iniziare un corso di danza perchè ormai era troppo tardi, quasi come se la società avesse già sentenziato per loro: la danza è per pochi, e quei pochi devono anche essere giovani!


Ma perchè?


Non so chi ha "messo in giro" questa voce universale ma sicuramente non rappresenta ciò che la danza vuole trasmettere.


È sempre molto complicato riuscire a rimuovere schemi mentali magari obsoleti, ma tante donne ce l'hanno fatta! Qualcuna addirittura ha deciso di cavalcare l'onda del palcoscenico e sconfiggere non solo pregiudizi, ma soprattutto i propri limiti.


D'altronde ciò che insegno alle mie allieve è di vivere l'esperienza della danza come un percorso di riconnessione con sé stesse, in cui oltre il proprio confine esiste il gruppo con cui si condivide una bellissima passione e da cui ho visto nascere bellissime amicizie.

Quindi, riduciamo gli schemi e iniziamo a fare ciò che ci fa stare bene!


*Shamy' Kater*




ph: Lola

Il mio nome è Federica ma qui sono Lola.

In quel periodo stavo lottando contro uno dei miei innumerevoli demoni: quello della scarsa autostima che mi costringeva a sentirmi sempre poco all’altezza delle situazioni, sempre poco capace ad emergere, sempre poco determinata, sempre meno fiera di me stessa, sempre più isolata dal mondo.


Cercavo e cerco tutt’ora di sconfiggerlo con un’arma potentissima: L’Arte.

Ma sentivo che nonostante i pennarelli, la macchina fotografica e l’argilla mi aiutassero notevolmente, qualcosa ancora era nel mio Io più profondo e faceva fatica ad uscire.


Il mio compagno mi iscrisse, a mia insaputa, ad un corso di danza orientale.

Sgomento.

Paura.

Rabbia.

Ansia.

Queste solo alcune delle emozioni che mi assalirono quando mi disse: “Hey, ho già parlato con la tua insegnate, andrai ad una lezione di danza del ventre mercoledì”.

Così quel mercoledì, facendo tante, troppe, innumerevoli e inutili storie, entrai in quella scuola.

Ricordo come fosse ieri la mia prima lezione di danza.

A stento riuscivo a guardarmi allo specchio e il mio corpo era coperto dal collo alle caviglie nonostante i 36 gradi di temperatura.


Dei benefici fisici che apporta in ognuno di noi la danza, se ne sente parlare e lo si legge ormai ovunque.

Ma quante cose sappiamo per sentito dire e senza averle mai vissute sulla nostra pelle?


Io peró mi soffermerei su come la danza orientale abbia stravolto completamente la mia vita sul piano psicologico e sociale.


Ho letto che lo studioso Neumann, psicanalista di stampo junghiano, rintraccia nelle comunità umane primordiali la presenza della danza con il significato di compimento di riti ancestrali. Compiere un rito significava, in origine, danzare. La danza è l’azione in cui, tramite il coinvolgimento dinamico del corpo, il singolo individuo trascende il suo Sé corporeo, per fondersi con il suo Sé spirituale e con il Sé spirituale del gruppo.

Ed è proprio così, la danza mi ha insegnato a gestire l’ansia, ad allenare la memoria, a mettermi in gioco, a prendermi meno sul serio, ad essere disinvolta, a RESPIRARE, a promuovere l’espressione attraverso il corpo di emozioni e sensazioni, anche di quelle più difficili da comunicare verbalmente, a camminare a testa alta e a conoscere le altre culture.

Ma la cosa che più devo alla danza e alla mia insegnate è la riscoperta di una Me all’interno di un gruppo, che considero oramai una grande famiglia.

Alla danza devo la naturalezza con cui riesco ad abbracciare le mie compagne, alla potenza di uno sguardo tra di noi prima di salire dietro le quinte.

Alla danza devo l’adrenalina che sento scorrere in tutto il mio corpo dopo il respiro profondo prima di uscire sul palco.

Alla danza devo il mio sorriso spontaneo nel momento in cui sono lì su ad esibirmi davanti a tutti.

A lei devo l’energia sprigionata dalle nostre mani a contatto una sull’altra e che rendono questo mondo, un posto migliore.


Non è mai troppo tardi per decidere di sconfiggere quel famoso demone ed iniziare a danzare per se stess* e per gli altri.


*Lola*

foto della IV edizione del nostro spettacolo

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